domenica 12 febbraio 2012

La gang del quartiere santa Viola 1956/57.

Il quartiere Santa Viola in quegli anni era praticamente piena campagna,si giocava nei campi,si rubava la frutta dagli alberi ed i contadini ti sparavano sale con la doppietta,più per spaventarti che altro.Un vita veramente da "ragazzi della via pal"scontri tra bande di quartiere a sassate,infiniti tornei di calcio strada contro strada noi eravamo il "Real Carioca Santa Viola"io terzino sinistro.Poi i Prati di Caprara,allora zona militare,con le torrette ed i soldati a sorvegliare i capannoni pieni di residuati bellici,ovviamente noi eravamo sempre lì a giocare con quello che era rimasto della seconda guerra mondiale.Nei prati si trovavano ancora bombe inesplose e noi,a scuola ci avevano insegnato a distinguerle e a non toccarle,chiamavamo Burci,al cuntaden,che,con "sprezzo del pericolo",le caricava su una carriola e le buttava in un pozzo.Ricordo ancora un deposito di camion militari americani,Dodge,Chevrolet e Bedford che erano la nostra sala giochi,una costruzione bombardata,"la casa dei cretini"presumibilmente un manicomio,dove si giocava a nascondino,  dopo ci costruirono una fabbrica, La Metalcastelli.Una vita "terrosa" come avrebbe poi detto il Maestrone Guccini.La stufa economica,il riscaldamento a carbone,lo scaldabagno a legna, l'acqua gelata al mattino e la carta di giornale appesa all'apposito gancio al "cesso".Che nostalgia!

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